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Credenza, Mathieu Befort Jeune, Parigi, terzo quarto XIX secolo

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Descrizione

Credenza sorretta da piedini a trottola, sul fronte presenta due ante, con fianchi mossi ad aprire. I montanti anteriori sono a 45° con struttura concava a contenere due colonne tornire in bronzo dorato; i montanti sul fondo sono sporgenti e scanalati in carta di Spagna.

Impiallacciatura in legno di palma, nella base presenta riserve in acero, sui fianchi riserve a triage in acero, acero tinto e filettatura in noce d’India, su fondo in mogano; sulle ante riserve in vernis Martin su fondo oro, dove sono raffigurate due coppie di putti seduti su nuvole, intenti rispettivamente a scrivere e suonare la cetra, mentre gli altri stanno dipingendo e scolpendo: sono delle rappresentazioni allegoriche delle arti.

La struttura è realizzata in legno di rovere, con gli interni impiallacciati in mogano.

Ornata con applicazioni e cornici in bronzo dorato, con finiture in parte lucide e in parte opache; le cornici sono costituite da un pezzo unico, dunque appositamente realizzate per questo mobile. Il piano è in marmo è una breccia violacea, con una cornice a ovuli sottostante in bronzo. Cornici delimitano anche le riserve sui fianchi e sul fronte, mentre decorazioni bronzee fitomorfe e floreali sono applicate nella fascia inferiore e nella fascia sotto-piano.

La serratura delle ante presenta una copertura in ottone, con doppia chiusura superiore e inferiore. Presente duplice stampiglia “BEFORT JEUNE” nel legno, sotto il piano in marmo.

Mathieu Befort (1813-1880) discende da una celebre famiglia di ebanisti di origine belga attiva fin dal 1817; figlio del famoso Jean-Baptiste Befort (1783-1840), noto per aver realizzato l’arredamento degli appartamenti del Duca d’Orléans. Il nostro ebbe una propria bottega a Parigi tra il 1836 e il 1880 e proprio per distinguersi dal padre, si iniziò a firmare i mobili di sua produzione “Befort Jeune”. Premiato all’Esposizione dell’Industria Francese, ottenendo la reputazione di un produttore di mobili di alta qualità, divenne uno tra i fornitori per Napoleone III e l’Imperatrice Eugenia.

La sua produzione è caratterizzata da una personale reinterpretazione dei mobili di André-Charles Boulle (1642-1732), spesso arricchendo gli arredi con vernis Martin, delle particolari lacche francesi nate in concorrenza con le più care lacche cinesi, oppure con inserti in porcellana, alla maniera di Jean-Henri Riesener (1734-1806).

La nostra credenza è espressione del gusto Napoleone III e conferma ulteriormente l’alta qualità dei mobili firmati Befort Jeune, non solamente nella parte strutturale e di ebanisteria, ma anche nei bronzi.

Interessanti i due pannelli sulle ante in vernis Martin, raffiguranti delle allegorie della arti. Il soggetto pare unico, ma sono possibili dei confronti con altri mobili passati sul mercato antiquario, sempre firmati dal nostro ebanista. In particolare un’altra piccola credenza sulla cui anta è presente un pannello realizzato sempre con la stessa tecnica, dove è rappresentata una coppia di putti davanti a rovine antiche. Analoghi putti giocosi sono riproposti in un’altra credenza e in uno stipo, sull’anta e sui fianchi.

 

 

 

 

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