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Dormeuse. Milano, 1860 ca

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Descrizione

Divano a triclinio da centro, realizzato in mogano e imbottito in tessuto di crine nero. I piedi a sciabola sono intagliati a zampa di leone fasciata da foglie d’acanto da cui spunta una voluta decorata da rosoni e campanule; il montante frontale del fianco più alto si sviluppa in una protome leonina con foglia d’acanto sul collo; il dossale sagomato è anch’esso arricchito da rosoni e ha una raffinata felce intagliata sulla curva del ricciolo; le fasce presentano delle semplici cartelle a rilievo. Imbottitura in crine originale con due cuscini, uno cilindrico.

Il mobile è realizzato secondo il gusto tipico del secondo quarto del XIX secolo, che in Lombardia vede un insistente perdurare del classicismo riproposto nei modelli disegnati da Domenico Moglia che si sviluppa spesso in raffinati intagli realizzati in mogano secondo un gusto d’influenza inglese. A Giuseppe Foresti sono attribuiti solitamente gli arredi lombardi di questo periodo essendo uno degli intagliatori più talentuosi del periodo (a tal proposito si guardi a Enrico Colle 1998) ma non fu senz’altro l’unico.

Un’analisi tecnica più approfondita ci ha permesso, però, di distinguere la realizzazione dei montanti dalla composizione del divano inquadrando meglio l’epoca di realizzazione. Infatti, se le gambe sono un prodotto della quarta decade del secolo, il resto sembra essere stato realizzato una ventina d’anni dopo. Le caratteristiche che ci hanno spinto a tale osservazione sono due, la prima è il fatto che le fasce e lo schienale presentano intagli di una mano meno raffinata rispetto alle gambe e sono ornati con una cartella in rilievo di gusto evidentemente più tardo rispetto ai montanti. Il secondo aspetto è dato dal fatto che l’imbottitura è realizzata con delle molle che sono presenti dalla metà del secolo.

L’analisi costruttiva, d’altro canto, dimostra che il mobile è stato costruito e imbottito nella stessa epoca e che non ha subito modifiche successive. Per questo motivo è da ritenere che il divano sia stato realizzato nel 1860 circa, utilizzando dei montanti di un’epoca precedente, probabile avanzo di bottega.

 

 

 

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