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Angolari siciliani, terzo quarto XVIII secolo

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Descrizione

Coppia di lesene d’angolo intagliate in modo da ospitare una collezione di porcellane; rette da tre piedini intagliati, sviluppano su tutta la superficie un intaglio a riccioli fogliacei e fiori che fungono da supporto per delle mensole porta oggetto oppure da sostegno con un ricciolo per gli alloggi dei piattini. A seguire il movimento dell’intaglio vi sono infatti gli alloggi concavi per piatti e una serie di riserve tinte verde sull’uniforme doratura a mecca che riveste tutta la superficie.

Ci troviamo di fronte ad una coppia di angoli che indubbiamente erano inseriti in un complesso più ricco destinato probabilmente a un gabinetto di porcellane, come intuibile dalle mensole e dagli alloggi per i piattini.

Vi sono ancora ambienti documentati nei palazzi siciliani con stanze che conservano le originali boiserie intagliate con questi supporti, era d’altro canto una moda diffusa nella seconda metà del ‘700 ove c’era grande considerazione per la porcellana, sia d’oriente che europea; va ricordato che la Real Fabbrica di Capodimonte a Napoli era del resto una delle produzioni più importanti di quello che era chiamato oro bianco.

Se i gabinetti di porcellane non potevano mancare in nessuna reggia, in questo caso possiamo ipotizzare d’essere in Sicilia per il gusto dell’intaglio ma anche per il gusto di colorare la doratura a mecca creando delle riserve. Il movimento asimmetrico e il gusto rocaille dell’intaglio collocano poi senz’altro questi oggetti nel terzo quarto del XVIII secolo.
Un confronto interessante si può fare con le paraste della boiserie di Palazzo Butera, dove le mensole rocaille sono realizzate allo stesso modo.

 

 

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